i viaggi della Fenice 2010

i viaggi della Fenice 2011

Official web site of Lancia Thema Club Italia

 

 

Dopo l'interesse suscitato dall'infinito restauro sulla Thema 8.32 m.y. 1989 del nostro Segretario Angelo, rieccolo di nuovo cimentarsi in una nuova avventura. Le molte richieste pervenute dalla conclusione in poi dell'aggiornamento della pagina dedicata alla "rinascita" della sua 8.32, lo hanno spinto a rimettere mano alla tastiera e aprire un nuovo capitolo che speriamo sia altrettanto seguito da tutti gli appassionati della Lancia Thema. Come tutti sanno, il destino della Fenice segue a ruota quello del suo club di appartenenza, appunto il LTCI, che si appresta nel 2010 ad un ulteriore passo avanti, quello che tutti ci auguriamo lo portino a diventare una realtà consolidata e concreta nel panorama dell'universo automobilistico d'epoca. Dal 2007 ad oggi la nostra associazione si è preoccupata esclusivamente di portare sotto la luce dei riflettori il modello, appunto la Thema. Hanno iniziato a parlarne i giornali, gli annunci di auto e ricambi sono aumentati, come è aumentato il valore delle Thema più rare. Obbiettivo quindi egregiamente raggiunto. Adesso tocca alla associazione, che deve diventare un punto fermo per tutti gli appassionati, luogo di ritrovo e assistenza per tutti quelli che viaggeranno nel 2010 e si spera oltre, a bordo di una inarrestabile Lancia Thema.

PREFAZIONE

Oddio... L'intento sarebbe quello di stendere un vero libro on-line, costantemente aggiornato e arricchito di foto e racconti. Ma il tempo che è tiranno mangia ormai ogni istante della mia quotidianità, come credo accada a tutti. L'idea della stesura di questo rapporto di viaggio è venuta da se. Come già detto, la conclusione del diario di restauro "la Fenice" ha deluso molti, che con cadenza regolare ogni lunedì si collegavano e osservavano cosa stesse accadendo alla mia 8.32. Poi giorni fa ho mandato in stampa circa 400 foto, che avevano come protagonista tutta la fase di restauro e il primo vero viaggio, cioè il raduno a Torino. Vi confesso che solo avendo in mano quelle foto, finalmente cartacee, ho realizzato appieno la totale demenza di una impresa simile, ma l'innegabile emozione che mi ha regalato... Ero quasi alle lacrime e mi sono detto, voglio continuare a condividere queste emozioni positive con altre persone, quindi quando il tempo me lo permetterà, racconterò ancora della 8.32.

La mia filosofia è sempre stata, bella la 8.32, ma non è un soprammobile da spolverare. La sua natura, di auto cattiva per i lunghi viaggi, non può essere snaturata rinchiudendola in un garage. Come non ha senso tenere nel porto un veliero, o tenere un falco in gabbia. Quindi, con le dovute e minime rinunce del caso, quando ho la possibilità, la 8.32 viaggia. L'intento è quello di portarla in giro almeno per le città più importanti d'Italia, facendola partecipare ai raduni, incontri e simili.

Ogni aggiornamento sarà documentato con data, km percorsi, racconto, e foto. Come sempre, ogni mezzo che la tecnologia ci mette a disposizione viene sfruttato per completare il nostro dovere di cronaca. Nel diario "i viaggi della Fenice" troveranno spazio anche gli interventi di modifica, manutenzione e riparazione che SICURAMENTE saremo chiamati ad affrontare... Questo è un racconto on line come un cinepanettone, per tutta la famiglia, spazierò dalle considerazioni sul viaggio, passando per le persone che si incontrano per strada, e ovviamente dedicando adeguato spazio alla meccanica pura che tanto ci interessa. Inizia il viaggio signori, aprite le portiere, prendete posto ed allacciate le cinture!

 IL DOPPIO SPARO NATALIZIO

Le persone normali, o sedicenti tali, il 26 Dicembre stanno a casa con la famiglia, noi no. Approfittiamo del piattume generale che caratterizza giornate "lente" come queste, per assaporare un pochino di asfalto, libero dal traffico, ed infinitamente affascinante. Lo sparista è mattiniero, perchè nessuno incontra sulla sua strada. Quindi di buon ora questi tre dementi si sono messi in viaggio. Ma perchè in 3 ma con 2 auto??? Beh perchè il terzo non guidando immortalava questi momenti di innegabile valore sparista...

Il natale, la neve, la montagna. Tre elementi che potevano indirizzarci in un solo luogo, autostrada Roma-L'Aquila, direzione Rieti. Ecco, osservazioni sulla questa bomboniera di città... Sembra una piccola cittadina svizzera, pulita, ordinata, silenziosa, aria finalmente carica di ossigeno libero da smog, persone gentili, cordiali, sorridenti e soprattutto rilassate. E' il relax la cosa che ti riporti a casa tornando da Rieti. Alla partenza, alle ore 7 circa, il vuoto pneumatico, solo vetture con sci che salivano verso le località sciistiche dell'Appennino. Il silenzio in autostrada, interrotto solo dal V8 della 8.32 e dal doppio scarico secco delle Mini Cooper S. Ora, lo so la equazione è semplice, molti pensano che sta cosa si faccia per trasformare le strade in piste, tra la 8.32 e il Cooper S ci sono 395 cv in due. Però sulla strada non si scherza, chi è appassionato vero d'auto rispetta la macchina in primis, evitandogli rischi inutili, rispetta anche e soprattutto la sua e l'altrui integrità. E poi invece di pagare multe preferiamo fare il pieno e visitarci un'altra città... Non c'è paragone. La potenza e il piacere di guida si apprezzano anche la elasticità di motori come i  nostri, che trascinano la vettura con un filo di gas, che non hanno bisogno di scalare la marcia per fare una salita, e che ti riempiono il cuore anche col motore al minimo che borbotta amabilmente...

 

 

Nessun problema riscontrato sulla 8.32. Va detto che le condizioni di marcia sono rimaste le stesse di Torino, cioè assetto precario, gomme forse troppo morbide, e spia dell'anomalia ABS sempre accesa. Ho anche individuato il problema, si tratta del sensore anteriore sinistro che si è sfilacciato e non da più un corretto segnale, dovrei impormi di trovare il tempo per sostituirlo. Queste foto si riferiscono alla Valle del Salto, poco prima di Rieti, luogo incantevole al quale personalmente sono molto legato. Il lago Salto, creato artificialmente ai primi del 900, bagna molti paesini carini tra i quali Fiumata dove si trova questo ponte mozzafiato sul lago. Abbiamo alternato lunghi rettilinei a percorsi misti stretti per un piacere di guida senza pari, percorrendo 180 km circa tra andata e ritorno, caricando la medesima 50 euro di benzina... La Cooper S, parsimoniosa, è tornata indietro con mezzo serbatoio abbondante, la 8.32 ovviamente no, ma su questo stenderei un velo pietoso...

 

CAPITOLO 3 - lo SPARO iNnevato - 7 febbraio 2010

Rieccoci... "Sempre sull'asfalto"... La mia 8.32 in garage si chiedeva, ma che fine dovrò fare? Rimarrò di nuovo abbandonata altri 12 anni??? Gli si congelava il liquido refrigerante al solo pensiero, però poi la lamiera, la più saggia e quella che veramente aveva sofferto più di tutta la macchina prende la parola e dice "...almeno stiamo al coperto..." La 8.32 è sempre stata poco invadente, quando aprivo distrattamente il garage per prendere un attrezzo, o per riporre le solite cose da garage, mai un fiato... Poi un giorno sbrocca e mi dice "...che dobbiamo fa? Quando mi fai uscire? C'ho le fasce che mi si attaccano, le gomme che si ovalizzano e una certa strizza che faccio una brutta fine con questi incentivi che stanno per finire... Mi usi o non mi usi?".

Aiutatemi, sento le voci.

 

 

Ovviamente Elio avrebbe voluto continuare il tratto innevato driftando senza catene... Eccolo mentre scruta l'orizzonte e dentro di se pensa "...certo con la Mini..."

E allora sparo sia...

Dopo giorni di buio, la 8.32 mette le gomme sull'autostrada e apre lo spoiler. Alle 11 il duo si completa con il risveglio dal letargo di Mr. Cooper, che con gli occhi ancora abbottonati e la faccia fresca come quella di chi ha fatto un frontale con un Iveco 330, sale sulla 8.32 appena giunta sulla soglia dei 70 gradi. Destination anywhere, come sempre. Giorni di intense nevicate sull'arco Appenninico, quindi, catene a bordo, abbiamo portato la 8.32 a giocare sulla neve. Lo so che per molti la neve è routine, ma per noi Romani è una cosa fuori dalla quotidianità... Quindi un evento!!! Come quando porti i bimbi a vedere le giraffe nei recinti fuori dal circo... Oppure quando porti Elio al Mini Store, o quando tra le mani gli capita il catalogo della John Cooper Works...

 Ecco, noi abbiamo portato la 8.32 sulla neve.

 

  

Sinceramente un pochino mi sono preoccupato, perchè la 8.32 non è che pattina sulla neve.. Noooo... Già scivola l'anteriore sull'asciutto quando nelle ripartenze non dosi il gas, figuratevi sulla neve. Però senza catene un buon pezzo di strada l'abbiamo fatto.

Oggi ho realizzato un altro sogno, andare su questo Altopiano vicinissimo a L'Aquila, sperduto e frequentato solo dai lupi, con la 8.32, certo della sua affidabilità e confort.

Stupendo, bellissime sensazioni.

 

Il nero lucido spicca sulla neve fresca. Ma il vero top delle sensazioni ce le ha regalate l'interno. Premetto che abbiamo fatto circa 100 km di autostrada per arrivare in questo luogo magico, fuori il nevischio e il ghiaccio, dentro, in camicia e pullover , AutoClima a 23 gradi, sedili riscaldabili accesi, radio, sembrava di stare nel salotto di casa. L'abbiamo lasciata andare con un filo di gas, e al casello aprendo il finestrino per pagare abbiamo realizzato i 3 gradi che c'erano fuori...

Nella strada per questo Altopiano, sempre nel massimo confort, abbiamo veramente apprezzato l'ottimo funzionamento dei sedili riscaldabili, che lasciando l'auto accesa per le varie foto che abbiamo fatto, mantenevano caldo il sedile, e rientrando dai -3 gradi che c'erano fuori ci siamo complimentati con Lancia per questo sublime accessorio!!!

Che dire? Una domenica all'insegna di un viaggio avvolti del confort più elevato, di paesaggi stupendi, di sole, di neve, di ottima cucina (segnaliamo "il Barone" in località Colle Mazzolino - Fiamignano (RI)) e di una grande Lancia Thema. Nessun problema, nessuna spia di anomalia, ottima guidabilità sul misto dove non abbiamo trovato neve, motore fluido, veloce, morbido se non tirato, rabbioso quando stuzzicato... Che diamine di macchina signori miei, veramente un grandissimo piacere guidarla. La vera tristezza è stata rimetterla in garage stasera, Mr Cooper cercava ogni appiglio per visitare altri luoghi e prolungare il piacere di guida... Ma il sole tramonta e domani si va al lavoro. Con le piatte utilitarie piene di sportellate da parcheggi, fatte di plastica dentro e fuori. Altro che pelle Frau sellata a mano, radica, e sedili riscaldati... Dio che tristezza... Fatemi tornare un momentino in garage...

    

"Sparo della Sabina" in 8.32. Km 235 circa, partenza ore 11, ritorno ore 18 circa. Autostrada Roma - L'Aquila, poi Altopiano di Rascino, Fiumata, Diga Valle del Salto. 7 Febbraio.

PICCOLA NOTA INTERMEDIA, TRA UNO SPARO E L'ALTRO...

13 febbraio 2010

Mentre dopo anni cadeva la neve a Roma, evento più unico che raro, per noi è un evento che ha del sensazionale, la 8.32 tagliava il traguardo dei 90.000 km. Ecco, solo per rendere noto a tutti questo... Non c'è stato nessun viaggio in questo fine settimana, ma una semplice uscita da una quarantina di km, che ha permesso al contachilometri il salto dagli 80 ai 90.000 km...

In passato, quando provavo non vi nascondo con una certa difficoltà, ad immaginarmi come sarebbero stati i km successivi della 8.32, cioè gli anni seguenti alla diciamo "fine" del restauro, me li immaginavo tutti impestati di problemi, di spie accese, di funzionamento irregolare, di mani sporche immerse in mille ingranaggi saltati... Invece (pare fino ad adesso) niente di tutto ciò. e abbiamo percorso da gennaio 2008 ad oggi, quasi 5.000 km, di cui 2.000 in soli tre giorni.

Questa macchina mi sorprende, davvero. Ieri per la prima volta sono riuscito a farla guidare al Presidente del LTCI, Pierpaolo. Cito testualmente "...m'arapa...", usciva da un seconda - terza ad alte quote... Ecco non aggiungo altro sulle impressioni di guida...

C'è grosso rammarico per la scarsa resa dell'assetto, è davvero difficile da guidare a velocità non proprio cittadine, un peccato, perchè il motore tira e di brutto pure. A questo punto mi trovo costretto a fare un buon assetto che metta fine a questa incertezza degli ammortizzatori. Però ho delle perplessità, non la voglio sdraiare per terra, non la voglio troppo bassa, e poi gradirei non soffrire dell'effetto "tavoletta" con una macchina troppo rigida... nell'incertezza non mi sto muovendo. Ma questa macchina pretende un assetto degno delle prestazione del suo super motore. Mi devo decidere... Anche perchè grande successo ha riscosso la nostra iniziativa dei Thema Raid, e il primo raid pilota è quasi già in via di definizione, abbiamo le Thema Romane già sulla rampa di lancio... Mah vediamo... Comunque, applausi alla 8.32 signori miei!

             

Le neve su Roma, e la 8.32 in giro in questo sabato dal tempo incerto. Fuori, comunque, dal garage. Come insegna Mr. Cooper : sempre sull'asfalto

 

10 e 11 aprile - 10° trofeo roma e suoi castelli

Rieccoci... Dopo una lunga sosta dovuta ad intemperie del tempo, e due inconvenienti tecnici (che poi dettagliatamente documenterò) vi mostro anche con un certo orgoglio la due giorni romana organizzata dal Club Auto Storiche "Scuderia Campidoglio", che raccoglie centinaia di appassionati di auto d'epoca di livello in tutto il Lazio e non solo. La 8.32 ha partecipato a questo intenso raduno (oltre 500 km, trenta auto iscritte, prove di regolarità cronometrate, percorsi panoramici, soste nei più esclusivi ristoranti Romani e del litorale laziale) con un pochino di scetticismo del suo proprietario, infatti mi chiedevo come l'avrebbero guardata proprietari di autovetture ben più blasonate, preoccupato del fatto che in molti avrebbero storto il naso davanti ad una berlina per molti versi ancora moderna e con "soli" 21 anni di onorata carriera...

Garibaldi sul colle del Giancolo, osserva incredulo la 8.32...

Il raduno prevedeva la partenza dal colle del Gianicolo a Roma, e successiva visita ai giardini Vaticani, posto davvero incantevole e ricco di fascino.

     

       

 Le autovetture, Alfa Romeo Giulia, Giulia 1600 SS, Montreal, Duetto Spider America, 2600, 2000, Lancia Flaminia Touring, Fulvia, una introvabile A112 Abarth Gold Ring e molte altre si sono poi spostate verso l'Eur, dove s'è poi svolta la prima prova di regolarità. Il gruppo si è poi spostato nell'esclusivo ristorante "il Fungo" per un pranzo al 14° piano con la città eterna come sfondo, con una vista a 360° mozzafiato.

la fenice vola sulla Cassia Bis

Il mio "navigatore" Myriam, in un momento di relax, si gode la Poltrona Frau delle selleria posteriore 8.32

 

 

La 8.32 alla sua prima prova di regolarità.

In molti, ma anche io fino a sabato a mezzogiorno, si chiedono, ma che cos'è una prova di regolarità? Niente di più semplice, a parole, in pratica si devono percorrere dei tratti di strada in un tempo ben stabilito, tipo 9 o 10 o 5 secondi, e non si deve sgarrare, né un secondo di più né un secondo di meno!!!

La prova viene svolta da un pilota e un navigatore, che seguendo il tracciato, indica i secondi di percorrenza e aiuta il pilota a compiere il tratto nel tempo stabilito. Stavolta il mio navigatore è stata una persona speciale, Myriam, che con entusiasmo e viva passione s'è immersa assieme a me in questa nuova esperienza.

Risultato? 8° in classifica, qualche errore è stato fatto... Nelle successive prove la situazione è degenerata... Quindi alla fine della classifica la 8.32 si è piazzata tredicesima. Vedremo alla prossima competizione di migliorare la tecnica!!!

 

La serata poi è stata di quella dei grandi eventi. Cena di Gala al Ristorante Villa di Macchia Madama, arrivare li con completo giacca cravatta, accompagnati da una bellissima Myriam in elegante abito da sera e dalla 8.32 per nulla provata dai km di questo prima giornata è stata una emozione stupenda. Un plauso alla Scuderia Campidoglio che ha scelto una location veramente eccezionale per questa serata di Gala

                

Domenica, secondo giorno di trofeo.

Cambio nel ruolo di navigatore, sulla 8.32 torna il ben noto Mr. Cooper, lasciata la "S" in garage Elio torna a bordo della mia Thema con il suo infinito entusiamo, stavolta ci aspettano molti km da percorrere, in squadra con altre vetture, pertanto abbiamo utilizzato delle radio per comunicare dalle auto che si sono rivelate utilissime per tenere unito il gruppo (30 auto) e perchè no per scambiare gustose battute. Esperienza da ripetere, senza ombra di dubbio...

Dopo la partenza dalla Piazza del Campidoglio sempre a Roma, la direzione attraversando la città è stata il litorale nord della costa laziale, passando però per la Cassia Bis, gli organizzatori di questo indimenticabile evento hanno scelto un itinerario molto panoramico, che ha regalato emozioni a tutti i drivers... Passando per il lago di Bracciano si è giunti fino a Manziana, dove c'è stata una sosta sulla piazza centrale del paese.

Li la prima sorpresa, in molti si sono avvicinati alla 8.32... Per non parlare poi del momento nel quale, su richiesta di un socio della Campidoglio, ho aperto il cofano motore... Inaspettatamente in molti si sono avvicinati, la curiosità attorno a questo modello è sempre tantissima, anche quando accanto ci sono autovetture ben più prestigiose e dal passato glorioso...

La seconda sorpresa è la macchina. Dopo le prime ore di guida, nelle quali ti devi riabituare al peso, alle dimensioni, alla frizione, al motore differente dall'auto che guido ogni giorno, inizi a sentirti a casa. La 8.32 non strapazzata ti culla, e diventa un salotto viaggiante, dove la pelle che tocchi è sempre più morbida e la fruibilità della macchina ti fanno rimpiangere il fatto di non poterla usare tutti i giorni, anche se, come sapete io detesto tenerla ferma, e ne faccio un uso piuttosto frequente. Insomma promossa a pieni voti, l'assetto va ancora peggiorando purtroppo, ma stanno arrivando le sospensioni nuove e tra poco tempo vi documenterò su questa importante novità.

Nel complesso nella due giorni organizzata dalla Campidoglio ho percorso 513 km, senza il benchè minimo fastidio.

Nei giorni precedenti al raduno ha ceduto il pistone attuatore della leva frizione sul cambio, che ho sostituito da me, assieme alla pompa posta sopra il pedale, operazione che documenterò a breve... Ma a parte questo inconvenite, avvenuto ad auto ferma in garage, nulla. Non vi nascondo che questi 500 km sono stati percorsi con un minimo di preoccipazione, ogni tanto osservavo il livello di Dot 4 dell'impianto della frizione, ma nulla è accaduto durante la marcia, mitica 8.32!!!

 

 

Mr Cooper ha scelto la sua storica...

 

la seconda prova di regolarità, al porto di S. Marinella. Io, Mr. Cooper e il dott. Bognanni all'azione, La Banda della Magliana!

La terza ed ultima sorpresa, questa veramente grossa, me l'ha data la Scuderia Campidoglio, in particolare nella persona del Presidente Maurizio Mazza. Io, e ve lo dico sinceramente, sono andato con profonda umiltà e spesso mi sono sentito veramente fuori luogo. Davanti agli 8 cilindri dell'Alfa Romeo Montreal, all'agilità delle Giulia, all'esclusività di una Maserati, alla potenza delle seppur vecchie Porsche, ero davvero di troppo. Certo, ho notato una certa curiosità, dei partecipanti ma anche delle persone che incontravo per strada, capitava di frequente sentir dire dai passanti "...noooo, guarda la Thema Ferrari!!!" però ecco... tutto immaginavo, tranne che di ricevere il premio speciale per la vettura più particolare e per il restauro più impegnativo...

     

Insomma, è stata una grandissima soddisfazione. Per la macchina perchè se l'è veramente meritata, per il modello, perchè credo sia il primo premio che la Lancia Thema riceva nell'ambito di una competizione organizzata da un Club federato ASI, e sono convinto sia il primo di una lunghissima serie. So, perchè mi è stato riportato che molta curiosità ha suscitato questa apparizione della 8.32 tra gli iscritti al trofeo, persone lontane anni luce da questi modelli "popolari" hanno iniziato ad osservare questa autovettura con l'occhio sapiente e critico di chi sa vedere lungo nel valore futuro di una auto classica.

 

MAGGIO - GIUGNO 2010

La 8.32 nel frattempo viaggia, e camminando iniziano a sorgere tutte le problematiche legate al nuovo, frequente e massiccio utilizzo.

Dopo vari tentativi, decido almeno per ora di mettere da parte le sospensioni a smorzamento controllato, e opto per il montaggio di 4 ammortizzatori semplici, fatti fare appositamente da una ditta di Pomezia, indicando pesi, carichi, e rigidità voluta. In particolare non trovo di mio gusto le Thema col posteriore molto basso, quindi ho fatto montare degli ammortizzatori posteriori con piattello leggermente più alto che tengono l'asse posteriore ad altezza costante anche con 5 passeggeri a bordo, cosa che tanto mi ricorda la Thema Turbo 16v di mio padre, con aveva l'autolivellante e si manteneva sempre all'altezza giusta.

        

l'attuale altezza da terra

 

Tra i vari ritocchi, ho finalmente fatto funzionare nuovamente l'antenna elettrica per la radio, che adesso prende tutte le stazioni a dovere, ringrazio Marco per le precise indicazioni.

 

Successivamente ho dovuto mettere mano ad una serie di problemi (piuttosto frequenti in questo 2010) che ogni tanto hanno inchiodato la 8.32 nel garage.

Il primo mesi fa (eh lo so, è molto che non scrivo più) dove si era allentato un supporto motore, quello del tirante superiore, data la scomodità della posizione delle viti e lo scarso tempo a disposizione, sono andato in officina e c'hanno pensato loro.

Tornato a casa, una mattina vado a prendere la macchina in garage, premo il pedale della frizione e va giù "lungo" senza la minima resistenza... Ho sostituito tutte e due le pompe idrauliche di attuazione frizione (una posta sopra il cambio, una sopra il pedale) che devo dire, lavoro più facile a farsi che a dirsi, senza togliere che i ricambi li ho reperiti con estrema facilità e soprattutto a costi ragionevolissimi. E qui il fai da te ha spadroneggiato... Con grande sollievo per le mie tasche e soprattutto per la soddisfazione di un lavoro lineare e senza troppe difficoltà.

Cede, e non poteva essere altrimenti, il cielo del rivestimento tetto. Ha retto per 12 anni sotto il sole, adesso che è da due anni in garage è venuto giù tutto assieme... Credo forse per il massiccio uso dei finestrini aperti... Vedrò di incollarlo definitivamente.

Ultimamente, grossa perdita di benzina dal sottoscocca, me ne accorgo immediatamente, e li inizia un vero calvario. Non potendola portare con le sue gomme in officina, ho dovuto sollevare la macchina il più possibile, per poter arrivare a quei simpatici tubi di mandata e ritorno benzina, che in pratica passano sopra il serbatoio, uno dei due, in particolare quello in treccia del ritorno, perdeva e ne perdeva tantissima di benzina. Così, ho smontato parzialmente il ponte posteriore, ho fatto scivolare in avanti il serbatoio, e sono arrivato a questo maledetto tubo. Anzi maledetti perchè visto che c'ero li ho sostituiti tutti e due. Ah, dimenticavo, per fare questa operazione ho dovuto togliere, ovviamente, anche la marmitta.

A proposito della marmitta, visto che ormai era a terra, ho colto l'occasione per lucidarla tutta, togliere i primi segni di ruggine, e a seguire ho applicato una vernice ad alte temperature di colore nero per preservare il più possibile l'integrità dello scarico. La mia 8.32 ha sempre accusato un problema di odori, che nell'abitacolo si sentono e non poco, e quindi ho lucidato i raccordi tra scarico e collettori, il mio meccanico Orazio, mentre mi faceva ricostruire i tubi della benzina rotti, ha trovato anche le guarnizioni nuove per il raccordo scarico-collettori, una volta rimontati i tubi e successivamente il serbatoio (non senza qualche difficoltà, anzi credo sia stato l'intervento più difficile, scomodo, fisicamente più stancante e mentalmente più nauseante mai effettuato sulla 8.32) ho rimontato la marmitta. Ho notato un lieve calo degli odori di benzina combusta, evidentemente da quei raccordi un pochino di fumo passava, ma il problema è ancora tutto da risolvere.

 

Insomma, nonostante queste difficoltà, non poche devo dire, la 8.32 ha partecipato ad alcuni eventi (durante i quali fortunatamente problemi non ne ha dati) che qui di seguito vi riporto.

coppa della sabina - Magliano Sabina (RI) - 29 Maggio 2010

Forte tradizione degli amici della Scuderia Campidoglio, la Coppa della Sabina è l'evento agonistico per eccellenza organizzato nel panorama del calendario annuale della Scuderia. Una intensa prova di regolarità che si svolge su strada statale CHIUSA AL TRAFFICO, dove in tutta sicurezza i fortunati partecipanti a questa gara possono mostrare tutte le doti dinamiche della propria vettura e tutte le loro abilità da regolaristi. All'appuntamento, oltre la 8.32, io e il mio navigatore Myriam, erano invitati anche Mr. Cooper, la sua sfavillante Cooper S e il suo navigatore Viviana.

Come può una Cooper S del 2008 partecipare ad una gara di regolarità??? In effetti il suo intervento era solo finalizzato a fare da apri pista, serviva infatti una vettura che controllasse che il tracciato fosse libero da tutto e da tutti, però l'arrivo di una Lotus Elan allestita Safety Car ha soffiato il compito alla Cooper S. Delusione negli occhi di Mr. Cooper, ma l'intervento provvidenziale del nostro Presidente Pierpaolo fa assegnare un numero di competizione alla Mini di Elio, che gareggia assieme ad una Porsche Boxster anch'essa recente.

 

 

Si parte. 3 manches, la prima la faccio guidare a Myriam, la 8.32 libera di prendere tutte le traiettorie grazie alla strada chiusa, spalma i pneumatici sull'asfalto, e arriva non senza qualche errore di calcolo del tempo (colpa del navigatore, cioè io) al traguardo con alcune penalità. Mr. Cooper da sfogo a tutte le sue qualità di guida, alla Cooper S non sembra vero di poter disegnare traiettorie col compasso... Velocissima ma poco "regolare" arriva al traguardo, tra lo scetticismo dei veri cultori delle storiche...

Seconda manches, niente da fare, Myriam non molla la presa del  volante a 3 razze con logo Lancia, spara la seconda prova, più regolare, quasi perfetta. Mr. Cooper decide di fare sul serio, attento ai secondi lascia scivolare la mini sulle curve di Magliano Sabina e arriva con pochissimi secondi di anticipo al traguardo.

Terza manches, non senza resistenze e ricatti, riprendo il volante della mia 8.32, e lascio urlare gli 8 bambini sui tornanti di Magliano, in un tratto seppure minimo do giù a tutta la cavalleria disponibile, senza accusare la salita la 8.32 scarica a terra tutta la potenza e crea non pochi problemi alle gomme che non riescono a tenere incollata alla strada la trazione anteriore più potente al mondo nel 1989... Finiscono le prove, si va tutti a pranzo in uno splendido agriturismo.

Alla fine, arrivano le premiazioni. Nonostante prove non eccessivamente brillanti, nella categoria non ASI, o meglio nella categoria "auto moderne" nelle quali per forza di cose siamo stati posizionati, potevano passare anche 20 - 30 anni tra la 8.32 e qualche altra vettura presente, abbiamo ottenuto buoni piazzamenti, l'equipaggio 8.32 Angelo - Myriam secondo classificato e l'equipaggio Mini Cooper S Elio - Viviana terzi classificati... Tutti portano coppe a casa... tra l'incredulità nostra e lo stupore generale...

Il Presidente della Scuderia Campidoglio Maurizio Mazza premia Mr. Cooper

secondo trofeo per la 8.32

Che dire? In effetti alle volte ci sentiamo di troppo, l'ambiente delle storiche di livello forse non ci accetterà mai. Ma ci siamo, e ci vogliamo essere. Il raddoppio su Ruote Classiche dei valori commerciali della Thema 8.32, sono il segno che aspettavamo e che questa auto si merita. Non esiste al mondo altra quattroporte con motore Ferrari, diventerà un oggetto rarissimo. E chi conosce bene poi il panorama Thema sa che la 8.32 non è la punta di diamante della gamma... Avete mai guidato una turbo 16v da 205 cv??? O un V6 terza serie annegati nel lusso dell'allestimento LX???

Comunque, grandissima gioia per la buona compagnia, l'ottima manifestazione e la grande resa della 8.32. Che adesso si prepara per il raduno nazionale di Ottobre, sono molti gli affinamenti che si devono apportare alla vettura per il lungo viaggio.

 

RIEPILOGO DEGLI ULTIMI 5.000 KM

Ovvio che non ci sono scuse che tengano... Ma il tempo è stato davvero poco, in un periodo di grandi cambiamenti della vita personale. Però ho sempre avuto in testa il tarlo di dover documentare ogni spostamento, ogni miglioria. Ho accantonato tutto in una cartella con la sola intenzione di mettermi in una serata tipo questa, a raccontarvi tutto.

2 LUGLIO 2010 - MEMORIAL BALILLA PASQUALI

Evento impeccabilmente organizzato dalla Scuderia Campidoglio, eravamo preserti con 2 8.32 del LTCI, io e il Vice Presidente Adriano con la sua 8.32 CAT. Incontro piacevole con abbondante cena che non dimenticheremo facilmente. Unico neo, prima reale bizza della mia 8.32, che però non ha colpe. Il tappo della pompa della benzina aveva una profonda crepa, che lasciava uscire ancora più odore di benzina di quanto io possa umanamente sopportare. Per evitare di rimanere "gasato" prima dell'evento, non avendo a disposizione il ricambio giusto, ho messo il tappo della Turbo 16 che avevo. Ma quello ha 3 tubi di uscita, mentre quella della 8.32 ne ha quattro. Morale? Partenza difficoltosa, quasi impossibile. O forse solo jettatori che la Thema ai raduni storici proprio non la vogliono vedere... Sta di fatto che andati a casa gli "untori", la macchina è partita al primo colpo... Mah!!! Comunque giorni dopo, trovato il ricambio nuovo e rimontato, il problema non si è più ripresentato.

 

 

8 AGOSTO 2010 - GIRO IN SOLITARIA PER ROMA, UNICA COMPAGNA, LA 8.32

Questa estate è stato un periodo di riposo per la 8.32, che ancora senza aria condizionata in ordine è rimasta al riparo dal sole per parecchio tempo. Fino a quando, una notte, tornato tardi da una lunghissima e piacevole serata con amici e ragazza, non prendo sonno. Erano le 3 e mezza.

Non ho mai guidato, fino a quella mattina, una 8.32 con lo sterzo in regola. O meglio, la mia era davvero inguidabile fino a quella notte. Però, non avendo mai avuto termini di paragone, ed essendo già abbastanza appagato dal fatto che "eppur si muove", non pretendevo la perfezione da un'auto abbandonata 12 anni in un orto... Anche se col tempo iniziavo ad affinare molti aspetti, e ce l'avevo a morte con questo sterzo, avevo sempre l'impressione di guidare un tir. Prima me la presi con gli ammortizzatori, così tolsi quelli a smorzamento controllato per installare quelli normali, leggermente irrigiditi. Niente, in curva, forte sensazione di instabilità, sembrava stesse sempre per cappottare. Così, cambio gli ammortizzatori. Il meccanico che fa il lavoro mi dice che la macchina è inguidabile (ma come dico io, c'ha gli ammortizzatori nuovi!) e mi dice che le gomme sono da schifo (avevano 3.000 km). Evito il panico, e non cambio il treno. Mi faccio prestare 4 cerchi di una 8.32 con delle gomme vecchissime (2003). Faccio la prova. Niente, la macchina è inguidabile, sottosterza da morire alle alte velocità, si tiene su strada solo fino ai 90 km orari.

Può una 8.32 andare così? Eppure signori miei, queste erano le condizioni in cui riuscì ad arrivare a Torino. Grande fatica per tenerla su strada, ma in molti dicevano che lo sterzo era uno dei talloni di Achille della 8.32, troppo leggero alle alte velocità. Ma quale è il limite tra troppo leggero e inguidabile? Ricordavo che con la cara vecchia turbo 16 di mio padre disegnavo le curve col compasso, possono i kg in più della 8.32 rendere sta macchina uno scempio nelle curve veloci?

Così, un pomeriggio per caso, rubo le chiavi della 8.32 al nostro vice presidente Adriano, e mi faccio un giro. Sento lo sterzo più duro, poi dopo i 100 km orari ancora più duro. Il SERVOTRONIC.

Studio questo sconosciuto. Una centralina che collegata al contachilometri agisce sul servosterzo, facendolo servoassitire molto da fermo o alle basse velocità,  mediamente fino a 120 km orari, per niente al di sopra. Commetto l'errore di prendermela subito con lo sterzo, alzo la macchina, mi infilo sotto e ispeziono. Tutto in ordine. Torno sul manuale, e non capisco il problema. Cambio il sensore tachimetrico, evidentemente penso che la macchina non ricevendo più segnale, ritenga di stare sempre ferma.

Anche così non risolvo nulla. Rimane la centralina del servotronic, quella nera o blu nel vano autoclima. Ne trovo una usata, ma ero già scoraggiato. Vi confesso che in quei giorni estivi ho pensato molte volte di vendere la Fenice. Non la sentivo andare come volevo, ha delle imperfezioni che mi infastidiscono, ormai l'impresa era terminata, ero stanco. Non poter sfruttare tutta quella potenza, potendo andare solo dritti in sicurezza, l'aria condizionata da ricaricare, le luci fioche... Insomma avevo perso la volontà di iniziare i lavori di affinamento.

Determinati, sono stati la mia ragazza Myriam e Adriano. Si sono messi di traverso e mi hanno impedito l'insano gesto. Poi, tornando a quella notte, non riuscendo a dormire, esco di casa e mi dirigo nel garage...

Saranno state le quattro meno un quarto. Silenzio assoluto dietro casa mia. Solo il gatto mi guardava perplesso dicendo "...voglio vedere che c'ha il coraggio di fare a quest'ora...". Mi guardo la 8.32 impolverata nel garage, e come fanno i matti chiedo a Lei, ma anche a me stesso: che dobbiamo fare? Con aria di estrema sufficienza guardo quella centralina del servotronic che avevo trovato usata. "Figuriamoci" ho pensato, sarà sicuramente rotta anche quella. Ma poi io ero quasi sicuro che il problema fosse lo sterzo, la scatola e il pistone che servoassistiscono la sterzata. Pensavo con sdegno al lavoro enorme che avrei dovuto fare per togliere lo sterzo.

Buio pesto, accendo le luci. Nonostante l'ora si moriva dal caldo. Prendo il neon e lo avvicino al vano motore. Sfilo la vecchia centralina del servotronic e monto, senza ancorarla, l'altra. Non l'ho ancorata perchè pensavo che tanto era un tentativo inutile. Ora, sarebbe da andare a provare.

Realizzo che a quell'ora, nella settimana di Ferragosto, sarei stato l'unico scemo ad andare in giro. Però albeggiava, era una mattinata con la temperatura di mezzogiorno, decisi quindi di fare questo giro di prova per il solo gusto di sentire il profumo di quell'aria calda, e vedere l'alba in completa solitaria, senza nessuno per strada, io e la 8.32.

Lascio il garage, mi immetto sulla strada principale che porta da me, il deserto tutto attorno. Scettico, non percepisco alcun miglioramento. Faccio la rotatoria e lo sterzo galleggia come sempre, penso che comunque godrò di una mattina differente dalle altre. Non sento il sonno, ormai ho passato l'ora critica. Comincia il rettilineo, essendo già calda e al ridosso del novanta gradi, infilo le marce una dietro l'altra, arrivo al primo curvone veloce. Sterzo, e trovo una insolita resistenza al volante.

Il servotronic ora funziona.

La notte svanisce, il cielo da blu diventa azzurro, anche se manca ancora parecchio al sorgere del sole. Cerco tutte le strade a scorrimento veloce che ci sono nella mia zona, sono solo, mi rendo conto che un panorama simile non lo ritroverò facilmente, allora mi fermo e scatto questa.

Riprendo il cammino. Ho l'impressione di guidare con estrema semplicità, ora la macchia va dove voglio io, e mi torna in mente lo sterzo della macchina di Adriano. Sui curvoni veloci niente incertezza, nessuna correzione, la macchina segue fedelmente la traiettoria desiderata. Inizio, a quasi 2 anni dall'acquisto, a guidare una 8.32 come dovrebbe essere. E vi garantisco che è tutta un'altra cosa (i proprietari lo sapranno, chi ha avuto la centralina del servotronic rotta pure, anzi soprattutto). Mi diverto così tanto che giro quasi per un'ora, mi fermo solo nei pressi di casa per fare queste foto a pochi minuti dall'alba

Effettivamente, non ho più avuto modo di fare un giro con quelle condizioni climatiche, con quel caldo, con quel sole a pochi minuti dall'alba. Un giro in solitaria assoluta ti permette di "ascoltare" molto la macchina, e appaga moltissimo. Poi la macchina andava così bene che ho riprogrammato completamente il mio modo di guidarla. Adesso è semplice ed intuitiva, una Thema come me la ricordavo io. Chi dice di avere lo sterzo morbido alle alte velocità ha qualche problemino sulla 8.32... Ve lo posso garantire!!!

 

INCONTRO CON LA 8.32 DI EMILIO E GIANNI - 2 SETTEMBRE 2010

Già molti avranno visto in giro le foto della 8.32 di Gianni ed Emilio, due nuovi soci romani fedelissimi alla Thema (sono alla seconda) e che hanno realizzato il loro sogno, comprare la 8.32. Trattasi di una prima serie in eccellenti condizioni, alla quale ho dato una mano a cambiare il cruscotto. Queste due persone, di una gentilezza e passione unica, sono le classiche compagnie con le quali vai a cena e ti ritrovi a parlare per ore mentre il ristorante si svuota... eccovi le foto di quella piacevole serata nella quale le nostre 8.32 si sono incontrate (ovviamente in un parcheggio coperto e custodito eh?!?

 

III RADUNO NAZIONALE UFFICIALE LTCI @ FERRARA E PADOVA - 22, 23, 24 OTTOBRE 2010.

Come abitudine, prima di ogni raduno la macchina va messa in ordine. Ma il tempo stavolta non c'è stato, ho solo potuto giovare dei minimi interventi fatti nel corso dell'anno trascorso dall'impresa di Torino nel 2009. Però qualcosina è stata fatta. Primo tra tutti, l'intervento di ricarica del gas per l'aria condizionata. Dal mio meccanico Orazio, alla fine dell'estate (???? eh lo so, prima non ho avuto tempo) l'impianto AutoClima è tornato alla vecchia efficienza. Tubi tutti in tenuta, una volta sulla strada di casa ho provato l'impianto, portandolo al minimo. In 20 secondi di "LO" mi è scoppiato un mal di testa inenarrabile, il ghiaccio in macchina.

Ok, l'impianto funziona.

Dopo un anno immersa nell'olio usato, ho resuscitato la mia vecchia guarnizione dell'alettone, tornata sufficientemente morbida. Ho dovuto fare una piccola giunta prendendo in prestito un pezzetto di una seconda guarnizione, spacciata anche questa. Il risultato non è dei migliori, ma almeno c'è. Siamo in attesa di farci rifare la nuova, appena troviamo i soldi per far fare lo stampo...

Per il resto, ora la macchina ha subito un trattamento alla pelle post stagione estiva, ho idratato tutti i sedili, compreso ovviamente il cruscotto, e devo dire che la selleria è tornata sufficientemente morbida nei punti dove era come solidificata.

Vi allego delle foto che testimoniano inequivocabilmente il risultato, rimettendo anche quelle dello stato iniziale, prima del restauro e di tutti i trattamenti.

Non è possibile riportare la selleria a come era in origine, ma la si può aiutare parecchio, questo si, e queste foto ne sono la testimonianza.

 

 

Ad oggi

Al momento dell'inizio restauro

        

a parte questi piccoli dettagli la Fenice, dopo un rabbocco d'olio, era pronta per spiccare il volo di nuovo, verso Ferrara e poi Padova.

La sera prima della partenza, lavaggio accurato...

Non voglio assolutamente sminuire l'evento, ma tutte le foto della Fenice al raduno le trovate nella cronaca dello stesso. Qui ho pubblicato solo due foto che ritraggono la 8.32 esposta in Fiera a Padova. Ho avuto pochissimo tempo per documentare questo viaggio, troppo forse preso dalla guida della macchina (che stava in strada in maniera eccezionale, abbiamo fatto una andatura eccellente con gli equipaggi romani tutti) o forse perchè l'organizzazione dell'evento mi ha impedito ogni distrazione, sicuro che altri soci avrebbero fatto le foto necessarie almeno a documentare l'evento. Personalmente io questi 3 giorni li porto nel cuore, e foto o non foto li ho sempre in mente...

 

 

9 NOVEMBRE 2010 - LA COMPAGNA

Scrissi nella prima pagina della Fenice, agli albori del restauro, quando eravano in 2 a credere in questa impresa, io e Pierpaolo, che "il morbo della Thema è una malattia latente, che alle volte e per lunghi periodi non da sintomi, poi improvvisamente riesplode, facendo inevitabilmente qualche danno..." Ma andiamo con ordine. Nel 1994, comprammo in casa mia, questa splendida vettura

La Turbo 16v di mio padre, da dove tutto cominciò. La passione per le auto, per i motori, per la Lancia e per la Thema. Da quel 21 maggio 1994 che la mia vita ha preso la strada deviata per i motori. Avevo 9 anni, e mi facevo portare nei concessionari Lancia per vedere la Thema terza serie (le ultime), seguì la presentazione della K, ammiravo le Delta Integrali li, poco affianco. Andavo in officina da Rocchi Lancia, il mega concessionario della mia zona, ad accompagnare Papà quando ci facevamo spellare vivi da quella officina che ribattezzammo "Bulgari". Però non pensavo ad altro, non volevo altro. La mia Turbo 16 l'avrò lavata e lucidata un milione di volte, sognavo di guidarla. Col foglio rosa fu la prima vettura con la quali ho fatto il primo km. Folgorato. Volevo la patente solo per Lei, per poterla guidare.

Arrivò la patente, l'11 ottobre del 2003. La macchina era del 1991, aveva già 12 anni suonati. I km erano 180.000, ma andava ancora. I primi sabato sera in giro per Roma (rigorosamente tetto elettrico aperto, avevo 18 anni...) i primi appuntamenti con le ragazze, ricordo ancora la faccia perplessa dei genitori che dalla finestra vedevano questo macchinone e storcevano (a ragione) subito il naso... Insomma un mare di ricordi. Andò avanti con gloria e dignità per altri due anni, sotto le mie "esigenti" mani. Avevo una VW Polo allora, comprata seminuova, tentativo col quale mio padre sperava scendessi da quel 2000 turbo che poco si addice a chi non ha neanche 20 anni. Ma niente. La Polo seminuova l'avremmo trainata a casa circa cinque volte, sempre in panne, trainata dal mio super Themone, che mai ci aveva lasciato a piedi, ma che tutti aveva sempre riportato a casa, VW di mer@(/&&& comprese.

Poi nel Maggio 2005, allo scadere del bollo, vado fuori Roma per qualche tempo e tornando trovo la mia Signora senza le targhe. Il resto lo sapete, ormai è dominio pubblico.

Quello che non sapete è che al raduno "VELE  E MOTORI" organizzato dalla Scuderia Campidoglio, porto un incuriosito mio padre, che guerra aveva dichiarato alla Thema nel 2005, ma che non disdegna un giretto in 8.32. Anzi, qualche giorno prima, avendo la sua Renault nuova in officina (tanto per cambiare), non avendo a disposizione altro mezzo, per una urgenza prende la 8.32. Scalpore nella mia zona, tutti mi chiamano per dirmi "...Oddio Angelo ma è possibile che abbia visto la tua 8.32 guidata da tuo padre invece che da te???"

Insomma, andiamo a questo raduno. Per la prima volta, dopo "...dove lo hai trovato questo cadavere?" Mr Scettico sale sulla 8.32, mai stata così in forma. Fa il raduno con me, si diverte nelle prove di regolarità, poi sente noi "themisti" narrare le leggendarie gesta di un socio del LTCI, un tale Enrico, il quale leggenda vuole che abbia una Thema Turbo LX praticamente nuova...

Per capirci meglio la vettura in questione è questa qui sotto, e di leggenda c'è davvero poco, è praticamente nuova, frutto della cura del nostro socio romano Enrico

Enrico possiede questa LX comprata nuova da lui dal 1992. Il terrore di ritrovarsi senza ricambi lo fanno desistere dall'utilizzarla attorno all'anno 2000. La macchina in 18 anni e mezzo non va otre i 64.000 km. Il nostro socio fa un ragionamento impeccabile, la uso poco, ora che ho trovato il club mi sentirei più sicuro vista le reperibilità dei ricambi, ma anche facendo i raduni la percorrenza è davvero minima, inesistente quasi. Così decide di venderla, ma solo ad un socio LTCI che sappia tenerla in condizioni eccellenti come ha fatto lui per tanti anni. La voce si sparge rapidamente tra noi che su Roma, potremmo soddisfare un altro requisito indispensabile per mandare la transazione a buon fine, il fatto che Enrico possa vederla di tanto in tanto ed averla vicina, per "attutire" il colpo della separazione.

Al pranzo della manifestazione Vele e Motori, al tavolo di noi themisti, si parla allegramente di questa LX. Mio padre ascolta interessato, poi mi fa "PRENDIAMOCELA NOI".

Io, spiazzato da questa insolita frase, inizio ad analizzare il concetto alla quale rimanda: "umh... questo vino fa veramente effetto, aveva ragione l'oste che era particolarmente forte. Ora è da capire se sono ubriaco io che mi sono sognato questa affermazione, oppure è mio padre che è completamente andato". Poi i miei occhi tornano al tavolo e notano con un certo stupore che il vino ancora non era arrivato. E dentro di me inizio a sfregarmi le mani ripetendomi "...eccellente..."

Ora, mi fido, come ovvio, cecamente di mio padre. E' il classico uomo che quando dice una cosa, la fa. Unendo le forze era un acquisto più che alla portata. Enrico conosce bene il valore della sua LX, e non chiedeva ovviamente il valore di mercato (gli insulsi 1000 euro,  con i quali non vai neanche in crociera 3 giorni sull'Aniene e alla foce del Tevere) ma un valore commisurato a quello di questa vettura e soprattutto alle sue condizioni. Però in un momento di crisi, spendere questi soldi per una vettura che inoltre non è neanche storica, mi è sembrata una cosa da sconsiderati. Ma non potevo non notare la voglia di mio padre di tornare su una Thema Turbo, per giunta LX.

Non venne a vederla, andai da solo con Adriano. Mio padre sapeva di potersi fidare, se tutti avevamo detto quel giorno che la macchina era impeccabile, poteva stare tranquillo. Enrico quel pomeriggio si vede togliere un pezzo di se stesso, lessi nei suoi occhi l'incertezza, per evitargli ripensamenti gli chiesi più volte se era convinto di quello che sta facendo. Annuisce ma non parla... Li è la ragione che lo muove, il cuore invece ci avrebbe cacciato a calci nel... vabbè li. Si alza la saracinesca. Spicca subito il nero intenso della LX. I fari brillanti, i solextra blu, la targa luccicante. Chiave nel blocchetto, un quarto di giro (manco mezzo) e la vettura va in moto. Torna alla memoria quel rumore a me caro, il bialbero 4 cilindri turbo...

Poi, l'infatuazione: apre lo sportello per farmi sedere, ed ecco la cosa più bella della sua LX. Una cosa che non si vede e soprattutto non si tocca. L'odore di pelle, misto all'odore di nuovo. Chiudo la trattativa, lascio un acconto, Enrico mi consegna tutta la documentazione accessoria della LX. Tutti i tagliandi, tutti i winter e summer check up. Tutti, non ne mancava uno. Scopro che la macchina è stata acquistata dal mega concessionario della mia zona, Rocchi Lancia. Alle volte la vita è beffarda...

Noto un altro particolare. La targa. Ha la stessa prima targa della mia Turbo 16, che in origine era BOLOGNA. Qui c'è Roma, ma il resto sono gli stessi numeri, mischiati nell'ordine ma gli stessi. Io a certe cose ci faccio caso...

E viene il 9 Novembre. Io sono sempre stato scettico su questo raddoppio di Thema. Però i giorni passavano e la cosa prendeva sempre più corpo. Vado a regalare allo Stato Italiano i soldi del mega passaggio, prendo contatti col RIVA per la polizza, usufruendo della convenzione che il LTCI ha con loro, e insieme a mio padre, andiamo a prendere la macchina. Oggi la 8.32 dormirà in garage con una compagna.

Enrico ci accoglie nel garage che per 18 anni e mezzo è stato ad uso esclusivo della LX, il suo tempio. Li la cosa più bella che vedo è l'espressione di mio padre, che cambia dalla curiosità alla meraviglia. La bocca aperta davanti alla selleria, e una esternazione che non mi dimenticherò mai. "Non credevo fosse così bella!". Ho provato dispiacere per Enrico che a questa auto ha legato molti ricordi, e che ho la responsabilità di trattare coi guanti bianchi. Ho provato la sensazione di fargli quasi una violenza, anche quel giorno gli ho chiesto "sicuro di quello che fai?" anche li mi ha risposto la ragione... Il cuore quel giorno ha preferito rimanere a casa, per non vedersi quella scena.

Mio padre intimorito mi chiede di portarla a casa guidandola io. Posso capirlo, perchè facendo i primi km, quando hai le mani sulla pelle Frau più morbida che hai mai toccato, quando non senti gli scricchiolii degli interni, tutte le spie, le luci, sono belle brillanti, quando la macchina è regolare e sopratutto ha le sospensioni intelligenti perfettamente funzionanti... Beh un pochino di timore ti viene.

 Col fiato sospeso porto questo gioiello a casa, e prendo coscienza di una realtà. Essendo io nato nel 1983, avendo solo un anno quando nell'84 fu presentata la Thema, avendone poi solo 9 nel 1992 quando Enrico entrò in possesso della sua LX, non avrei mai potuto nella mia vita guidare una Thema nuova, non combaciavano gli anni... Invece grazie alla passione di questo nostro socio (che anche senza Thema ha detto che rimarrà noel LTCI) ho avuto la possibilità di viaggiare nel tempo, e guidare nel 2010 una vettura nuova, del 1992. Niente ritorno al futuro, niente De Lorean, solo la passione di Enrico mi ha dato la possibilità di realizzare questo sogno. E per un themista incallito, socio e fondatore del LTCI, fidatevi è una soddisfazione che vale tantissimo.

Ecco le prime foto davanti casa. Pioveva, purtroppo, ma la macchina nonostante la polvere faceva la sua figura. Eccovela, ecco la seconda Thema della mia "collezione". Una cosa che mai avrei immaginato, riportare una Turbo in casa, dopo l'ingloriosa cacciata della Turbo 16v amaranto che tanto mi faceva girare la testa da bambino...

Mia madre fa subito una osservazione acuta: nota che di classe questa LX ne ha da vendere. Dopo la sua sincera gioia per aver riportato a casa la sostituta di quella Thema che era stata mandata via, alla quale era sempre stata molto legata, dice una sacrosanta verità, "questa è più elegante della 8.32, che è più corsaiola. Ma questa, forse per il colore, per le condizioni, sembra un gioiello, ma non come aggettivo eh? Un gioiello proprio"...

Incassata la ineccepibile osservazione sull'anima poco elegante della 8.32 rispetto alla signorilità di questa LX, mi godo con estrema soddisfazione mio padre che meravigliato, dopo cinque anni, torna a "giocare" con una Thema. La malattia più bella del mondo gli è tornata... E una splendida LX è capitata spero nelle giuste mani, che continueranno a conservarla nel dovuto modo. Anche se questa macchina camminerà... Eh... Niente Thema soprammobili!!! E se lo dico io ci potete credere... Nel 2011 dovrò già rifare le cinte alla 8.32!!!

Ovviamente poi, mutate fortunatamente le condizioni climatiche, ho lavato la LX per vedere che effetto fa vederla pulita. Ho trovato tutto in ordine e soprattutto, non ho trovato un solo graffio. Adesso smetto di parlare e lascio alle foto ogni affermazione...

 

 

 

 

Metterla accanto alla Fenice fa capire quanto sia stato scellerato il precedente proprietario della 8.32. Pensare a quando la Fenice era ancora al livello della LX mi fa stare male. Perchè c'è stato un giorno nel quale la mia povera 8.32 era nuova. Ed ora, per quanto io mi possa sforzare, non la riporterò mai a quel livello. Metterle accanto fa impallidire la 8.32, che si guarda questa LX con incredulità. La LX, sicura della sua bellezza ed integrità all'inizio guardava con sufficienza la 8.32. Ma anche per lei è arrivato il momento di impallidire, quando per tornare in garage gli otto cilindri della Fenice hanno letteralmente soffocato il docile rumore del Turbo 16v. Beh ad ognuna le sue qualità!!! Alla fine la LX ha smesso di fare la stronzetta... Anche perchè ancora non sa se riuscirà a tenere dietro la 8.32... E non lo so neanche io...

 

Ora il garage ha solo Thema. La 8.32 ha una compagna. (Tranquillo Enrico c'è più spazio tra le due macchine, le avevo solo messe così vicine per fare la foto...)

Non so come descrivere la sensazione che provo... Ho una Thema nuova!!! Però stasera, non ho rinunciato ad un giretto in 8.32... Otto cilindri sono otto cilindri... c'è poco da fare!!!

 

MEETING NATALIZIO - CARSOLI (AQ), 12 DICEMBRE 2010

Con un certo disappunto abbiamo dovuto lasciare la LX a casa, per problemi burocratici. Infatti a causa di noie e ritardi tra passaggio e assicurazione, a un mese e mezzo dall'entrata in possesso non riusciamo ancora a farla uscire...

Però, c'è sempre la cara vecchia Fenice. Che non dice mai di no, e che chiede solo strada. Stavolta a pieno carico, in 4 siamo saliti al meeting natalizio organizzato per questa domenica. Dire che il motore della 8.32 sente il carico è dire una frase fuori luogo, mentre invece dire che la macchina dondola un pochino di più sul misto stretto è dire una sacrosanta verità... Che ho testato personalmente. Però diamine, è comunque difficile farla scomporre.

Che viaggiare, ho avuto modo oggi di giustificare il retrotreno molto alto al posteriore, con 4 persone (di cui le più pesanti sedute dietro) la macchina prende l'assetto giusto, evitando quell'effetto regata week-end stracarica che molte Thema senza autolivellanti prendono quando sono a pieno carico.

Ho alzato leggermente il minimo, ed ora la partenza anche al freddo della montagna è davvero eccellente. Goduria invece tenere la macchina coi termofori dei sedili accesi, quando si rientra in macchina trovare il sedile caldo è da applauso... Alla fine questi termofori servono ogni tanto!!!

Unica nota dolente, si stanno per avvicinare i 20.000 km delle cinte. Forse inizia ad essere il caso di farla riposare un pochino di più questa 8.32. Riponendola nel garage ho scollegato la batteria per evitare la tentazione dell'uso infrasettimanale. Stiamo a vedere...

tutta l'allegra banda della Fenice...

 

 

NATALE 2010

Dopo un periodo di lavoro frenetico, e di scarso utilizzo delle "ragazze", ho approfittato delle feste per farle girare un pochino. La LX, impeccabile come sempre è quella che accusa forse di meno lo stare ferma, mentre la 8.32 per tornare all'elasticità di sempre ha faticato un pochino dopo uno stop di qualche giorno. Raggiunta la temperatura e bruciato qualche litrozzo di benzina è però tornata a fare la sua voce grossa. Le condizioni climatiche non permettono una  pulizia degna di questo nome, mi sono per questo dedicato agli interni. Il giorno di Natale ha toccato i 95.000 km, e si avvicinano sempre di più i tempi della lunga sosta per le cinte della distribuzione...

Ma non è di questo che volevo parlare... L'accento stavolta va messo su una terza Thema, che mi ha accompagnato allegramente per la settimana a cavallo tra Natale e Capodanno (veglione incluso, ci tengo a sottolineare).

Stiamo parlando della Thema 16v SW marchiata LANCIA THEMA CLUB ITALIA, una vettura che abbiamo salvato da sicura demolizione e che adesso viene utilizzata come auto di servizio e rappresentanza del nostro club. Ferma da qualche tempo, è bastato ricollegare la batteria per rimetterla in moto. 200 km in giro tra shopping, visite ad amici e parenti, e passeggiate varie ovviamente senza la minima noia o problema. Il 3 di gennaio l'ho riportata alla sede del LTCI non senza rimpianti, e ho visto parte della eclissi di sole dal tetto elettrico completamente spalancato...

Ma dove la trovate un'altra macchina così!!!

davanti casa dei miei

a Roma, davanti la sede del Club, via dei Prati Fiscali

il 2011...

Eccoci dopo molti mesi a raccontare nuovamente della Fenice. Certo, il 2011 non è stato l'anno della 8.32, in favore di un più frequente utilizzo della Turbo 16v LX, ma soprattutto la fenice è rimasta ferma per "limitare i danni" dei tanti km percorsi nello scorso anno.

Ma molti eventi si avvicinano, siamo a pochissimo giorni dal Thema MEETING del 26 Giugno, inoltre abbiamo le prenotazioni già aperte per il mega raduno del 9-11 settembre in Puglia. Tenere ferma una vettura con molti anni sulle spalle non vuol dire assolutamente conservarla. Tenere una 8.32 chiusa in garage è come ho sempre detto aiutarla verso la parabola discendente. A livello elettrico, gomme, lubrificanti, motore si ha un deperimento, mentre invece gli interni e la carrozzeria possono ovviamente tirare un sospiro di sollievo.

Questi primi sei mesi del 2011 hanno visto la macchina ferma anche per colpa del meteo non proprio favorevole, questo periodo mi ha poi dato modo di spaziare in altre dimensioni, abbandonando la manualità che garantisce una continua e costante manutenzione, mi sono lasciando andare ad una comoda teoria, che mi ha visto immerso nella lettura dei soliti manuali d'officina LANCIA (utili per conoscere la nuova arrivata, la LX) ma anche e soprattutto alla scoperta di un entusiasmante testo, il libro dell'Avv. Lorenzo Calvani, intitolato UOMINI LANCIA.

Conoscere la storia degli uomini che hanno reso grande questo marchio dovrebbe divenire un capitolo dei libri di storia, leggere queste pagine da molto spesso la sensazione di essere immersi in un romanzo,  ma la cosa affascinate è che trovate la nuda e cruda verità. Indipendentemente dalla chiacchiere da bar, di quelli che lusingano solo quello che è esterofilo, che considerano solido solo quello che viene dalla parti dei crauti, ma di queste persone quante sanno che la Fulvia Zagato ha gareggiato a Daytona? Quanti sanno che decisero di abolire una categoria di competizione (le gruppo B) perché uccisa dallo strapotere LANCIA? Gli organizzatori erano preoccupati del fatto che le grandi case automobilistiche non si iscrivevano ai campionati per evitarsi le umiliazioni inflitte dalla Squadra Corse guidata da Cesare Fiorio. Salvo poi comunque prendere colpi bassi per gli altri anni successivi fino al 1992 dalle Delta che anche nelle categorie sopravvissute riuscirono a vincere i campionati del mondo successivi.

Ora, l'autore, Calvani, non condividerà quanto sto per farvi leggere. In lui rivedo la mia generazione che digerisce male la Thema americana del 2011. Ovviamente per chi ha vissuto le glorie della Fulvia, completamente Lancia, appassionarsi ad una berlina estremamente commerciale con componentistica tutta Fiat, salvo scocca Saab, e impostazione del "Tipo 4", è cosa davvero impossibile più che difficile. Cosa poteva avere di Lancia la nostra amata berlina?

Io ho avuto il piacere di viaggiare in Croma, in 164 e in Saab. Beh la differenza è minima ma c'è. La sfrontatezza dei propulsori accoppiata all'eleganza e comodità, senza dimenticare l'esclusività di alcune soluzioni tecniche d'avanguardia, ha un forte sapore LANCIA. E sapere poi che questa vettura ha avuto l'onore di ospitare un motore con otto cilindri forgiati dal Cavallino Rampante, beh fa il resto.

Dovete sapere che nel libro Uomini Lancia, c'è un interessante capitolo che narra la vicenda della fornitura dei motori DINO alla magnifica Strato's. Gli echi della D50, la vettura che Vincenzo Lancia volle per la Formula 1, e che Enzo Ferrari portò alla gloria nell'anno successivo, rimbombano nelle pagine di questo libro. L'autolesionismo Lancia è un sentimento che mai ha abbandonato questo marchio. Ma tutte le volte che questo scudo blu viene dato per spacciato, rinasce. Come la Fenice.

 

 

Pertanto, immagino che per l'autore di questo libro, aprire il garage e trovare una 8.32 in garage possa significare poco o nulla. Ma è ovvio, apparteniamo a mondi diversi, imparagonabili gli anni 90 con i gloriosi anni 70. Ma, permettetemi di dire, che avere una Lancia Ferrari in garage, l'unica 4 porte con motore Ferrari, la trazione anteriore più potente al mondo del 1986, una vettura che, magari con modalità diverse, ha visto nuovamente la dirigenza Lancia faccia a faccia col Drake, come fu ai tempi della Strato's, pronti a siglare l'ennesima gloriosa collaborazione. Sono certo, che il tempo non potrà che riconoscere il valore che merita la Thema 8.32. E averne una in garage è una sensazione che riempie il vuoto delle eco chic che escono dagli stabilimenti italo americani, marchiati Lancia.

Anche nel 1986 è stato scritto un capitolo di storia, anche Cesare Fiorio guidava una 8.32, sia su strada che in acqua...

Ma cosa c'entra tutto ciò con la Fenice? Sapere, conoscere e apprendere un pochino di storia del marchio, vicende, eventi e successi, ha riacceso l'amore e la STIMA per questa mia imperfetta auto.

Rieccomi di nuovo, carta e penna, ad elencare quello che nella 8.32 non va. In cima alla lista ci sono i fari fiochi. Decido di seguire le indicazioni del socio Stefano Bove, smontare, pulire e rimontare i fari, pulendo la parabola ma soprattutto il vetro, che una volta lavato regala una immagine viva, nuova, trasparente, che dona alla macchina una luce nuova.

Certo, dividere il vetro dalla parabola senza danneggiare nulla è una cosa che richiede una certa manualità, ma con un pochino di pazienza si riesce anche in questo. Bisogna avere la fortuna di trovare una parabola in buono stato, perchè trovarne una magari cotta, o già opaca può pregiudicare il risultato. A questo punto potrete di nuovo godere di un frontale che sa di nuovo, e di una luce di nuovo netta e forte, guardate questo confronto

Poi silicone, fascette, una notte a riposo per far tirare bene il silicone, e si è di nuovo pronti per rimontare. Un ottimo intervento, che consiglio veramente. Ringraziando come sempre le preziose dritte dei fratelli Bove.

Scendendo nella lista, ecco un problema spinoso che la 8.32 si porta dietro da moltissimo tempo. Parliamo della partenza, steccata quasi sempre al primo colpo da moltissime 8.32, e so che altri proprietari a questo punto annuiranno, sapendo esattamente di cosa sto parlando. Questo inconveniente getta molto fango su questa meraviglia di auto. Quante volte davanti a moltissima gente accerchiata con timido scetticismo attorno alla nostra 8.32, hanno auto la sensazione di vedere confermato il loro scetticismo quando il V8 stentava ad andare in moto.

Ma adesso basta.

Il problema è la discesa della pressione del circuito benzina, che a fermo perde pressione, a causa di un regolatore BOSCH (non magneti marelli, fiat o lancia eh?) che si rompe in tutte le 8.32. Lo trovate sotto la scocca della vettura, nel centro della ruota di scorta, accanto al filtro della benzina. Sostituendolo la vostra 8.32 partirà al primo colpo anche dopo un mese di fermo.

Ecco a cosa serve un club. Dritte, quelle che un collezionista non vi dirà mai, per evitare che la vostra auto vada bene come le sue. Ma questo non è lo spirito del nostro club.