LA THEMA 8.32 DI
FRANCO FINATTI

Socio numero 002, Consigliere LTCI, da Copparo - Ferrara.

Official web site of Lancia Thema Club Italia

La pagina che con malcelato orgoglio e ammirazione dedichiamo al nostro Socio e Consigliere Franco da Copparo, prov. Ferrara, è il nostro fiore all'occhiello. Un po' "My Thema" un po' "la terza Fenice, ma che fenice da sballo!!!" incarna tutto lo spirito, quello vero, che il LANCIA THEMA CLUB ITALIA ha nel cuore e nella testa, e che vuole diffondere a tutti, in primis tra i suoi Soci. Originalità, eccellenza, precisione, competenza, e tanta tanta passione. Un pizzico di coraggio e incoscienza, la voglia di mostrare, quasi in maniera sfrontata, che la 8.32 non muore mai. Che 10 anni ferma non le impediscono di viaggiare come se fosse nuova, che il suo ruggito è sempre quello, un V8 Ferrari che zittisce anche gli scettici. Vivissimi complimenti al nostro Franco che ha fatto le cose veramente per bene e per noi tutti è divenuto il faro che indica la strada del restauro perfetto... Strada che porta all'officina di Emiliano, (altro nostro Socio), eletto a tempio per manutenzione e esorcismo su ogni 8.32!!! Bravissimo Franco!!!

25 aprile 2008

Già da tempo immemorabile avevo il desiderio di acquistare una 8.32, ormai la mia i.e. 8 valvole prima serie, benché fossimo, e lo siamo ancora, inseparabili, non mi bastava più, così con il mio amico Giovanni di Firenze decidemmo, con il benestare…beh, più o meno, di mio padre, di comprare a metà, o meglio, di cercare una 8.32 in buono stato, o perlomeno non in pessime condizioni.

Ci mettemmo così in cerca, Torino, Brescia, Firenze e anche altre città, girammo parecchio ma ogni macchina era messa peggio della precedente, io mi chiedevo se esistesse ancora una 8.32 decente sul mercato finché, e qui ha inizio l’avventura, Giovanni ne trovò una a Prato in una concessionaria.

Dopo averla vista da fuori chiede informazioni all’impiegato, mi telefona e fa qualche foto col cellulare.

L’esemplare era una prima serie aggiornata a seconda, blu blizzard, interni in alcantara, sedili elettrici, predisposizione per radiotelefono, radiocomando per chiusura porte a distanza originale rivestito in pelle, interni praticamente nuovi, il contachilometri segnava 46.029 km…saranno i suoi mi chiedevo? Dalla selleria pareva proprio di sì ma non era certo, aveva un difetto, io la cercavo non bordeaux e non cat, e fin qui ci siamo, ma anche con la pelle nera, i tergilavafari e con il tetto apribile; gli ultimi tre optionals non li aveva e la cosa non mi convinceva molto, in più erano stati persi il libretto originale, di cui rimaneva una sola fotocopia, che tra l’altro testimoniava qualche passaggio di proprietà di troppo per i miei gusti, il libro uso e manutenzione e la targhetta riassuntiva dei dati della vettura, quella nel vano motore per intenderci…ma come avranno fatto??

Fatto sta che un giorno, per la precisione il pomeriggio del 25 aprile 2008, non avendo trovato altro sulla piazza, ebbi l’occasione di andarla a vedere finalmente di persona.

L’opportunità del misfatto fu un treno storico da Rimini a Firenze, perché, Voi forse non lo saprete, ma oltre alla Thema, l’altra mia grande passione sono i treni.

Giovanni mi venne a prendere alla stazione e con un altro amico, lui cromista, (ma si dice cromista? Boh…), andammo a vedere sta benedetta 8.32, un po’ sporca, era fuori da circa sei mesi, prima era tenuta al coperto, cominciai a convincermi e ci pensai su, caso vuole che il giorno dopo ci fosse il raduno ad Orbetello proprio del nostro amato LTCI.

La visita seguente provammo a mettere in moto la vettura che era ferma pare dal 1992, anche se era stata accesa per portarla fuori dal garage alcuni mesi prima, e non poté partire perché qualcuno aveva lavorato alla pompa della benzina lasciandola estratta; il concessionario ci disse che in quell’occasione la macchina non andava ad otto cilindri, il motivo l’avrei capito qualche tempo dopo.

Per farla breve, forse fidandoci un po’ troppo, spinti dall’euforia, ci si decise e, dopo aver versato un acconto di 1000 euro, saldammo i restanti 5500 e firmammo l’acquisto il 2 maggio.

 

L’8.32 ancora nella concessionaria provvisoriamente coperta da un telo comprato appositamente da Giovanni.

 

 

 

Il momento della firma e della stretta di mano

La concessionaria incaricò un trasportatore che la porto fino alla mia casa in campagna vicino a Copparo alla modica cifra, si fa per dire, di 350 euro; una volta a casa provvedemmo ad una ripulitura totale, interna ed esterna ed attendemmo il meccanico che alla fine non poté fare i lavori per motivi che sarebbe troppo lungo spiegare.

 Un momento della pulizia del vano motore che, come si nota dalle tazzine, sarà seguito da una piccola siesta.

Miniraduno per le pulizie…92 anni in 4!

Pulizia degli interni

domenica 13 luglio

Nel frattempo ebbi la fortuna di conoscere il futuro Socio del Thema Club Emiliano, meccanico di professione, che si offrì, o quasi, di farmi tutti i lavori necessari al ripristino della vettura.

Nel frattempo coprii con mia grande gioia che in origine era dotata di tergi lavafari, il tubino che portava l’acqua a questi ultimi era stato chiuso avvitandogli una vite.

Successivamente smontammo i carter che coprono le cinghie di distribuzione e visionammo queste ultime per vedere se era possibile mettere in moto la macchina senza provocarne la rottura; l’esito fu positivo e domenica 13 luglio dopo il cambio delle candele, la pulizia del serbatoio, con la pompa pulita e la benzina nuova, i filtri olio e benzina nuovi, l’olio motore nuovo e varie prove la macchina partì ma…non andava ad 8 cilindri!

Un bel grattacapo che risolvemmo capendo che il problema erano gli iniettori che erano parecchio sporchi, e alcuni bloccati, avendo passato molto tempo inattivi; poco male pensavo io, si puliranno con gli ultrasuoni, che sarà mai?

 Le cinte distribuzione perfettamente in grado di far partire la macchina nonostante i molti anni di inattività

 

Mentre la macchina era ancora ferma il buon Giovanni mi fece una sorpresa ed acquistò in un sol colpo il manuale di uso e manutenzione e le targhette posteriori e delle minigonne! Una bella spesa.

Il passo successivo fu portare l’8.32 nella officina di Emiliano dove cominciarono dopo un po’ di tempo i lavori.

 Finalmente il trasporto in officina!...

 …ed a destinazione.

Si cominciò tra una cosa e l’altra dopo ferragosto con lo smontaggio del motore, all’inizio di settembre il mastodontico V8 Ferrari era sul banchino pronto per essere rimesso a nuovo

Si tolse dapprima il collettore d’aspirazione, poi i coperchi punterie, il motorino d’avviamento, il gruppo iniezione, le cinte vecchie ed il gruppo della frizione; notammo che il motore non era perfettamente in fase ma alla fin dei conti era pienamente nella media.

Il V8 sul banchino pronto per lo smontaggio.

Motore in fase di smontaggio. Sullo sfondo il motore di una delle Thema turbo 16v seconda serie di Emi.

 

 Come si nota dalle tacche di riferimento che non coincidono il motore non era in fase.

 

 

 Il buon Emi al lavoro.

 

 Essendo estate non ero a scuola e potei mettermi di buona lena alla pulizia di tutto il motore armato di diluente, pennello, prodotto sgrassante e carta a volontà…certo che cambiava proprio faccia pulito!

Una fase della pulizia.

Motore pulito e sgrassato.

Dopo il motore fu la volta del gruppo frizione, di quello iniezione, tutto sporco di catrame rosso dovuto alla benzina super, di tutti i tubi, carter e pezzi vari. Nel frattempo erano arrivate le cinte nuove e un tendicinghia, le guarnizioni fortunatamente erano contenute nel “kit 8.32” di Emiliano che si era procurato le ultime guarnizioni originali qualche anno in precedenza, prima che la Lancia le esaurisse.

Ci accorgemmo che gli ammortizzatori erano bloccati e da buttare per cui ci procurammo 4 ammortizzatori originali Lancia marca Boge.

 

  Il telaietto supporto motore pulito con ancora montati gli ammortizzatori vecchi in cui si può notare la polvere rosa, la loro gomma sbriciolata. Sullo sfondo i cerchi e gomme vecchie e davanti quelli rigenerati con le gomme nuove a fianco.

 

 Alberi a camme e pulegge pronte per il rimontaggio, a destra cinghie e tutti e due i tendicinghia nuovi.

 

Sabato 6 settembre

Dopo aver verniciato tutte le parti che lo necessitavano, in primis le pulegge, e aver revisionato e rimontato la pompa dell’acqua, montammo le cinghie nuove e mettemmo in fase il motore.

 

 Rimontaggio delle cinghie distribuzione dopo aver verniciato tutte le parti nere.

Il liquido rosso che si vede sul motore è impermeabilizzante per le guarnizioni, (il “marchio di fabbrica” di Emi), che fortunatamente non perdevano.

 

Regolazione delle cinghie.

19 settembre

Passò un po’ di tempo in cui Emiliano fu molto impegnato e finalmente il 19 settembre, dopo aver revisionato alternatore, motorino di avviamento e frizione, fortunatamente quasi nuovi, (i chilometri scritti non erano presumibilmente meno dei reali), procedemmo al loro rimontaggio; fecero seguito il gruppo iniezione, i coperchi punterie dopo la registrazione delle valvole ed i vari tubi e fili candele.

Si vedono ancora le zigrinature originali, la frizione, solo con qualche bruciatura “da sgommate”, può benissimo andare avanti altri 20.000 km.

Revisione del motorino d’avviamento.

25 settembre  

Intorno al 25 settembre sorsero però un paio di problemi, gli iniettori non andavano bene e ci vedemmo costretti all’acquisto di tutti gli 8 iniettori nuovi per una spesa complessiva di ben 500 euro, (!!!), poi, tanto per aggiungere disperazione alla disperazione, (pensavo sempre più insistentemente a cosa mi avrebbe lanciato dietro mio padre alla consegna del conto), ci accorgemmo che non si trovava più il kit per la “rigenerazione” delle pinze posteriori, che avevamo tra l’altro già pulito alla mola, dovemmo così reperirne un'altra coppia buona.

 

Pinze freni pulite e pronte in fase di revisione.

Il 27 settembre passammo al terminale della marmitta che aveva dei buchi in cui ci potevano passare tranquillamente le dita e lo sostituimmo con uno usato, ma almeno originale, smontato da un’altra 8.32 perché bucato in un punto; una volta saldato e verniciato il sostituente lo montammo.

 

Il terminale vecchio…decisamente doveva essere cambiato.

 

Terminale “nuovo”.

Ad inizio ottobre provvidi a fare l’assicurazione nuova mentre finalmente il motore ritornava al suo posto nel vano dell’8.32 e si procedette poi al cambio del cavo del freno a mano, alla “rigenerazione” dei cuscinetti delle ruote posteriori, per evitare di spendere 240 euro per la coppia, (si doveva cominciare a fare dell’economia!), al cambio dei dischi anteriori con una coppia di rigenerati ed a quello delle pastiglie anteriori.

Dato che il 19 ottobre, giorno del primo raduno nazionale dell’LTCI a Roma, si avvicinava, si procedette poi con il montaggio di tutti i pezzi rimanenti e di cerchi rigenerati e gomme nuove già equilibrate.

Ammortizzatori nuovi.

Arrivati al 17 ottobre si provò ad accendere dopo tre mesi il V8 che naturalmente, (dico così perché quando uno ha fretta state pur certi che capita qualcosa), si accese con estrema fatica e poi si rispense. Presi dal panico cercammo di capire cosa potesse essere ed alla fine Emiliano giunse alla conclusione che potesse essere il gruppo iniezione che durante la pulizia non l’aveva convinto, smontò nuovamente il collettore di aspirazione e vide effettivamente che era bloccato! Fortunatamente lui è il Themista dalle mille risorse e corse in magazzino a prendere un gruppo di ricambio che pulì in fretta e rimontò seduta stante.

Con nuovamente tutto al suo posto il rombo, e non solo, dell’otto cilindri invase l’officina e tirammo così un sospiro di sollievo, ma uno solo poiché il rumore era troppo forte, montandolo si era rotto uno dei due flessibili dello scarico! Provveduto anche a questo l’indomani si sarebbe dovuti partire per Roma!

Tutti, mio padre per primo, ci sconsigliavano caldamente di partire con una macchina che alla fine dei conti era ferma da 10 anni e in cui non si sapeva se i pezzi nuovi erano tutti a posto, gli altri operai dell’officina assieme al proprietario, lo zio di Emiliano, prevedevano già che saremmo rimasti sicuramente a piedi, ma noi, anche se con qualche timore, non ci scoraggiavamo…ah, con noi non intendo io ed Emiliano ma io e l’8.32!

Matti direte voi, sì, forse sì, ripensandoci...ma la voglia di andare al primo raduno era troppa.

La mattina seguente era il grande giorno della partenza, sabato 18 ottobre e mancava ancora da caricare il climatizzatore e soprattutto…fare la revisione!!

In qualche ora riuscimmo a fare tutto e addirittura a montare la radio, (altrimenti gli altoparlanti nuovi a che sarebbero serviti??), anche se alla fine non avemmo il tempo di lavare la macchina che era sporca da qualche mese alle intemperie ed alla polvere dell’officina…

Per mezzogiorno dovevamo incontrarci con Matteo e la sua Ginetta a Porto Garibaldi per proseguire la strada per Roma assieme ma arrivammo con un’ora e mezza di ritardo!

Le funeste previsioni degli operai fortunatamente non si avverarono e a parte i pesetti dell’equilibratura della ruota anteriore destra che si staccarono dopo pochi chilometri dalla partenza e la cintura del guidatore che a Todi non volle più uscire e necessitò dell’intervento di Emiliano per far in modo che tornasse a funzionare, la macchina si comportò egregiamente e fece la sua buona figura per le vie della Capitale.

 

L’8.32 fa bella mostra di sé al 1° raduno a Roma.

Pochi giorni fa è arrivato l’attestato di storicità e datazione dell’ASI che mi permetterà di pagare il bollo ridotto a 25 euro l’anno, dopo tutti gli anni ferma se lo merita proprio un bell'attestato!

Ora Giovanni ha trovato un nuovo lavoro come primo cuoco in un prestigioso ristorante italiano a New York e, dato che sarà quasi sempre all’estero, ha deciso di vendere la sua "quota" di 8.32 a me. Oggi, 2 gennaio 2009, abbiamo fatto il trasferimento di proprietà che mi dà diritto al pieno possesso della vettura, che emozione! Ricordo solo un anno fa quando Angelo mi disse: "Vedrai che prima o poi avrai un’8.32 tutta tua.". Non avrei mai creduto che il sogno si sarebbe avverato così in fretta.

Che dire, desidero ringraziare in primis Emi che è stato ed è il mio punto di riferimento per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle mie Thema, in secundis Giovanni e Matteo per i pezzi fornitimi e l’appoggio economico e morale, ed infine l’LTCI che mi permette di confrontarmi con tutti i suoi Soci e che mi ha sempre sostenuto, in special modo tramite il segretario Angelo.

Cari amici, per ora è tutto, concludo con la speranza che non capitino altre sorprese, l’8.32 sa sempre sorprendere!


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